Biografia
La vita di Aldo Victor de Sanctis
biografia di Aldo Victor de Sanctis
Il cineasta, l’inventore, lo sportivo
Aldo Victor de Sanctis nasce nel Febbraio 1909 a Pistoia, fu inventore, fotografo, subacqueo e cineasta. Fin da giovanissimo manifesta un talento naturale per la creazione di oggetti ed attrezzi. Frequentò l’Accademia delle Belle Arti a Firenze, dove si diplomò nel 1932.
In seguito all’amicizia con Filippo Tommaso Marinetti, de Sanctis aderì al movimento futurista, occupandosi del settore della moda. Ideò così articoli di abbigliamento, i quali gli permisero di partecipare alla “Mostra dell’ambientazione e della moda” di Torino nel giugno del 1932.
Successivamente, nel 1934 si laureò in ingegneria meccanica presso il Politecnico di Torino. Assieme a Franco Cristaldi, nel 1946 de Sanctis fonda la casa cinematografica “Vides”.
Victor de Sanctis sviluppò i propri lavori affinché lo spettatore cogliesse l’emozione trasmessa dai fondali marini, immedesimandosi in essi, proprio come immerso in un nuovo “continente”, all’epoca semi sconosciuto.
Biografia di un campione
De Sanctis si impegnò in varie discipline sportive eccellendo nel nuoto: fu primatista nei cento metri dorso, entrò nella serie A di pallanuoto, inoltre fu eletto capitano e direttore tecnico della Torino Nuoto. A seguire, nel 1937, fu proclamato pioniere del nuoto pinnato italiano.
Nel 1952 con Roberto Merlo diede vita al Circolo Subacquei Torino divenendone anche presidente. Nello sport de Sanctis fu uno dei primi a praticare la pesca subacquea diventando atleta di 1ª categoria nel 1958.
La sua passione per il mondo subacqueo spinse de Sanctis a studiare e a perlustrare i fondali di tutto il mondo documentandoli. Diverrà inoltre il pioniere della ripresa subacquea italiana, grazie anche ad alcuni strumenti utilizzati in queste attività, alcuni dei quali progettati e realizzati da lui stesso.
L’attività di cineasta lo portò, nella sua biografia, a stringere collaborazioni con alcune figure di spicco sul piano internazionale tra cui Jacques Picard, Jacques Mayol, Enzo Maiorca, Jacques-Yves Cousteau, Folco Quilici.
Audacia, riprese ed invenzioni
Alla seconda guerra mondiale vi partecipò come ufficiale di marina (1942) e incaricato alle riprese cinematografiche in zone di guerra per mezzo dell’Istituto Luce. Successivamente, nel 1944, aderì al Comitato Toscano di Liberazione Nazionale dove fondò il Reparto Radio.
Nello stesso anno dalla finestra di una pensione situata sui colli fiorentini, calò un microfono con un apparecchio per la registrazione ideato da egli stesso, con l’obiettivo di registrare rumori e suoni caratteristici della liberazione di Firenze per mezzo delle truppe americane (Battaglia di Firenze), dando vita così la “radiocronaca” della guerra nel capoluogo toscano. Queste registrazioni daranno vita, successivamente, ad un documentario Firenze agosto 1944 per merito di Radio Rai.
Nella sua biografia, inventore, oltre che sportivo, de Sanctis costruì e brevettò strumenti per effettuare le riprese sui fondali marini. Il tutto contribuì a battezzarlo come il pioniere della foto-cinematografia subacquea italiana.
Per maggiori informazioni riguardo le invenzioni citate nella biografia visita la sezione dedicata.
Documentari e pellicole
Risale al 1939 il suo primo documentario subacqueo, chiamato “Allenamento collegiale”, ambientato nella piscina comunale di Torino: il primo filmato di questo genere nel nostro Paese. Negli anni ’40 e ’50 inoltre collaborò con la Rai per un cinegiornale (La Settimana Incom), collaborando con persone di calibro internazionale come ad esempio Jacques Piccard, Jacques Mayol, Enzo Maiorca, Jacques-Yves Cousteau, Folco Quilici, etc…
Nei due anni, tra il 1957 al 1959 si dedicò a filmare relitti di una nave oneraria romana, situata nell’Isola d’Elba (Relitti di Sant’Andrea), per dedicarsi poi, nel 1965, a ciò che resta del galeone “Van Lynden” del XVII secolo.
Per maggiori informazioni riguardo le sue pellicole visita la sezione dedicata. Per poter visionare le medesime pellicole visita il sito di streaming on-demand TecaTV nella sezione dedicata al fondo.
Questi sono soltanto alcuni dei documentari (quasi cento in totale) realizzati, molti dei quali restaurati e digitalizzati dalla Cineteca del Veneto. Partecipò a varie pellicole come operatore subacqueo, come in “I sette dell’Orsa maggiore“, “Mizar“, “Siluri umani” e “I raggi mortali del dottor Mabuse“.
Morì il 16 ottobre 1996 a Roma, lasciando nella sua biografia innumerevoli primati, invenzioni e numerose pellicole che hanno aperto la strada alla cinematografia subaquea.